Ci saranno due azzurre nella finale dei 100 metri agli Europei U20 di Tampere, in Finlandia. Kelly Doualla a soli quindici anni sbarca nella gara che mette in palio le medaglie, vincendo la propria semifinale con il crono di 11.56 (-0.3), lo stesso della batteria corsa in mattinata: accelerazione notevole e ultimi venti-trenta metri in controllo. Domani alle 19.40 affronterà sprinter di tre anni più grandi, tra cui l’altra azzurra Alice Pagliarini, avanti con 11.72 (-0.2). Nelle semifinali, in luce anche la britannica Mabel Akande (11.48/-0.2) e l’ucraina Uliana Stepaniuk (11.50/+0.7). L’Italia accede anche alla finale dei 100 maschili: due millesimi fanno festeggiare Daniele Orlando, 10.63 in semifinale (-0.7), stesso tempo del polacco Libura e del britannico Warburton ma meglio di un soffio. A centrare la finale nella sessione pomeridiana della prima giornata sono anche Umed Caraccio negli 800 (1:49.08), Melania Rebuli nei 1500 (4:22.05) e i due discoboli Francesco D’Angelo (54,21) e Augusto Cecchetti (53,79). Settimo posto nei 5000 metri, prima finale della rassegna, per Licia Ferrari, con il personale di 16:10.90. Saranno 31 gli azzurri in gara venerdì nella seconda giornata. Oltre a Doualla e Pagliarini, in programma le finali di Erika Saraceni nel triplo e Daniele Inzoli nel lungo, finale diretta dei 5000 per Alessandro Santangelo e Giacomo Bellillo. In mattinata, tra gli altri, inizia l’Europeo di Elisa Valensin e Margherita Castellani nei 200 metri.
CHE SPRINT – “Sono davvero felice di rappresentare il mio Paese qui a Tampere – commenta Doualla dopo la semifinale – La pista spinge, è performante, nell’uscita dai blocchi mi sono sentita meglio delle altre volte. Per ora non sento nessuna pressione”. Eppure l’interesse c’è. La curiosità è tanta. Lo si percepisce in zona mista e anche tra gli spettatori in tribuna. Ma Kelly resta tranquilla, totalmente concentrata sull’obiettivo e sul godersi l’esperienza insieme ai propri compagni di squadra. Divorate le prime due uscite, la primatista europea U18 può pensare alla finale, come pure la marchigiana Alice Pagliarini, più abituata alla maglia azzurra, mentre esce di scena in semifinale Carlotta Suppini (11.85/+0.7). Deve attendere l’esito dell’ultima semifinale, il campano Daniele Orlando, per poter sprigionare la propria gioia: in due corrono il suo stesso tempo ma il fotofinish concretizza il suo sogno-finale, soltanto rimandato per Francesco Pagliarini (10.70/-0.1).
5000: FERRARI SETTIMA – Bel settimo posto per una combattiva Licia Ferrari, oltre venti secondi di primato personale con 16:10.90, a migliorare nettamente il 16:31.57 di Busto Arsizio in aprile. La trentina viaggia a lungo in tandem con la turca Boyraz, in uno dei gruppetti di inseguitrici, seminati dall’azione travolgente della britannica Innes FitzGerald (oro 15:09.04), tra le donne-copertina della rassegna. Volata vincente per l’argento della turca Edibe Yagiz (15:43.60) sulla tedesca Julia Ehrle (15:44.06), le altre azzurre completano la prova al diciannovesimo posto (Olivia Alessandrini 16:40.42) e al ventunesimo (Alessandra Falco 16:44.41 PB).
