Il più forte è lui, Jannik Sinner da Sesto Pusteria. Il primo re del tennis mondiale italiano ed ora anche il primo “maestro” italiano. Nella sfida per il titolo delle Nitto ATP Finals, andate in scena sul veloce indoor dell’Inalpi Arena di Torino, il numero uno del mondo ha battuto per 64 64, in un’ora e 24 minuti, lo statunitense Taylor Fritz, n.5 ATP, curiosamente lo stesso punteggio con il quale si era imposto nei round robin. E’ il 98esimo titolo del tennis italiano nell’Era Open (il 13esimo del 29024).
Non giocava un match ufficiale dalla finale di Shanghai vinta contro Nole a inizio ottobre Sinner ma in campo a Torino – dove lo scorso anno si era arreso solo in finale a Nole, peraltro battuto nei round robin nel match più bello del torneo – si è ritrovato subito a suo agio. Sta riscrivendo la storia del tennis tricolore il “rosso” da Sesto Pusteria. E l’impressione è che siamo solo ai primi capitoli.
Una stagione stratosferica quella di Jannik: 70 vittorie (a fronte di sole 6 sconfitte, tre delle quali rimediate contro Alcaraz) che si sono tradotte tra l’altro in ben 8 titoli (due Slam – Aus Open e Us Open -, tre Masters 1000, due “500” ed ora le Nitto ATP Finals, che fanno salire a 18 il computo complessivo).
Il 10 giugno, nel ranking post Roland Garros, è diventato il primo numero uno del mondo italiano spodestando Nole, lunedì scorso ha ricevuto il trofeo come n.1 “end year”: ora il titolo di “maestro” del 2024.
STATS – prestazione solidissima dell’altoatesino al servizio: 14 Ace (e nessun doppio fallo), il 71% di prime in campo con l’83% dei punti portati a casa oltre ad un 63% di punti vinti anche con la seconda. Una palla-break concessa ed annullata. L’azzurro ha messo a referto 28 vincenti a fronte di 9 errori non procurati (20 contro 15 il bilancio di Fritz)
5 su 5, che en-plein! – cinque successi lasciando sette giochi a De Minaur (n.9 ATP), otto a Fritz (n.5 ATP), sette a Medvedev (n.4), tre a Ruud (n.7) in semifinale e di nuovo otto game a Fritz nella sfida per il titolo. Come se fosse la cosa più semplice del mondo è diventato il secondo campione a trionfare senza aver perso un set dopo Lendl (l’ultima volta è successo nel 1986)
Sinner b. Fritz 64 64
Replica perfettamente il risultato dei round robin di martedì Jannik: e lo fa tra l’altro con un morbido drop-shot di diritto per il 30-15, con una fucilata di diritto sulla linea per il doppio match-point mentre l’errore di diritto di Fritz completa l’opera. GAME, SET, MATCH…STORIA