FIGC, l’Assemblea Straordinaria approva le modifiche dello Statuto. Gravina soddisfatto

L’Assemblea Federale Straordinaria per la modifica dello Statuto, che si è svolta oggi presso l’Hotel Hilton Rome Airport di Fiumicino, ha approvato le proposte del presidente federale Gabriele Gravina, riguardanti 10 articoli. Sono stati 253 i votanti, per un totale di 461.69 voti: dopo le votazioni sulle modifiche dei singoli articoli, quella finale dell’assemblea presieduta da Mario Luigi Torsello si è quindi chiusa con 376.35 (83,3%) voti favorevoli, 29.03 contrari (6,4%) e 46.40 astenuti (10,3%).

“Voi tutti rappresentate una delle realtà più belle e positive del nostro Paese – aveva esordito il presidente della FIGC Gabriele Gravina rivolgendosi all’Assemblea -. Il calcio, infatti, è un valore straordinario per l’Italia dal punto di vista sportivo, sociale ed economico. Dobbiamo rivendicarlo con orgoglio perché, nonostante le criticità, rappresenta un settore che ha un impatto eccezionale sulla collettività. Il calcio è aggregazione e gioia, a qualsiasi livello e in qualsiasi categoria. Per continuare a promuovere queste dimensioni e per affrontare le sfide che ci aspettano, abbiamo ritenuto giusto adeguare il nostro Statuto nella ricerca di un nuovo equilibrio federale. Per farlo non esiste altra formula che possa prescindere da un’equazione elementare, in cui rispetto e responsabilità rappresentino il comune denominatore per riempire di contenuto i concetti di autonomia e riforma, quindi di compiuta democrazia”.

“La soddisfazione è quella di aver privilegiato un principio fondamentale che è il rispetto dei principi della democrazia – le parole di Gravina al termine dei lavori -. L’Assemblea di oggi è quella di un’istituzione che ha voluto dimostrare a se stessa e ai soggetti interessati che il principio di salvaguardia della democrazia deve essere tutelato. Poi è evidente che aver lavorato su un equilibrio fondamentale, aver pensato in maniera responsabile di concedere alcune attività come l’autonomia della Lega di Serie A, non previsto da nessuna norma di stato, sia stato un gesto di responsabilità e ha un suo peso, non solo legato ai numeri di cui non mi sentirete parlare. Preferisco piuttosto parlare di contenuti e di comportamenti”.

Tra le parole più utilizzate da Gravina ci sono “rispetto”, “responsabilità” e “dialogo”: “Il calcio ha lanciato un messaggio molto chiaro: è una molecola granitica che ha la capacità di interfacciarsi all’interno del mondo dello sport in maniera propositiva. Amiamo il dialogo e vogliamo dialogare con la politica. Siamo contrari a ogni forma di arroganza, di aggressione, non abbiamo preoccupazione sotto questo punto di vista”.

Da parte dei delegati della Lega di Serie A ci sono stati 8 voti contrari e 12 astensioni alle proposte di modifica dello Statuto. “Non c’è stato un voto favorevole alle nostre proposte, ma lo capisco. Il risultato, però, è molto chiaro: la Lega di A ha presentato una proposta e non ha ricevuto voti favorevoli; la nostra, invece, è stata condivisa in maniera schiacciante e questo la dice lunga sulle posizioni di diversa progettualità nel mondo del calcio. Pensare che una Lega possa davvero credere di risolvere i suoi problemi con un consigliere in più o in meno, con una percentuale in più o in meno, è un approccio superficiale. Il calcio ha bisogno di altro. Perché questo accanimento non è stato riversato in maniera produttiva su argomenti su cui mi batto da sei anni e su cui non ho mai trovato nessuno al mio fianco? Tax Credit, percentuale sulle scommesse da investire in vivai e impianti, sponsorizzazioni da betting, pieno adeguamento della legislazione sull’apprendistato e semplificazione burocratica per la realizzazione e ammodernamento delle infrastrutture: sono queste le problematiche da affrontare con urgenza e che il mondo della politica deve contribuire a risolvere, abbandonando gli esercizi di matematica pura”.

Nei prossimi giorni, Gravina scioglierà la riserva in merito a una sua candidatura per le elezioni alla presidenza federale: “Dovrò prima confrontarmi con tutte le componenti del calcio italiano, che devono considerarmi in grado di essere una guida per il calcio stesso. L’amarezza in riferimento alle attività di dossieraggio a mio carico, come riconosciuto dall’inchiesta della Procura di Perugia, c’è, ma difficilmente mi spezzo. La mia forza è legata alla capacità di trasmettere serenità a tutte le componenti: stiamo lavorando e abbiamo ottenuto risultati straordinari per rilanciare un settore che viveva grandi difficoltà, cercando di portare avanti un progetto che sta trovando riscontri. La Lega di A comincia a rendersi conto che tutto quello che diciamo non era sbagliato: il 4 novembre lo considero una data importante non solo per le Forze Armate ma per tutto il calcio italiano”.