Che ritorno per Gianmarco Tamberi. Che carica a pochi giorni dal Golden Gala Pietro Mennea di venerdì sera allo stadio Olimpico (biglietti su TicketOne). Dopo la sfortunata finale olimpica di Parigi, Gimbo trionfa in Wanda Diamond League a Chorzow, in Polonia, con un’altra gara da emozioni forti, una delle sue, con il serissimo rischio di eliminazione alla misura d’ingresso di 2,18 (due errori e poca energia) e la rinascita nell’ultimo tentativo disponibiWanda Diamond League a Chorzowle a 2,31, un salto che gli consente di superare in classifica il 2,29 del giamaicano Romaine Beckford, dell’ucraino Oleh Doroshchuk e del coreano Woo Sang-hyeok. “Riparto da qua – commenta il saltatore delle Fiamme Oro, campione olimpico a Tokyo e campione del mondo ed europeo in carica – Questo era un passaggio fondamentale per presentarmi a Roma con più fiducia. Sarò all’Olimpico, si prenderanno cura di me tante persone e non vedo l’ora di presentarmi su quella pedana. Tornato da Parigi, non mi riconoscevo. Ho saltato anche un paio di allenamenti e non mi era mai successo se non il giorno del rinvio dei Giochi dal 2020 al 2021. Qui mi sentivo un ragazzino fuori posto, si è visto all’inizio della gara. Invece esco da qui con una buona misura e buoni tentativi a misure molto molto alte. Sento ancora dentro una fame e una voglia di fare che probabilmente non avrei se fosse andata bene a Parigi: magari quella brutta esperienza mi darà la forza per andare avanti”.
Supera la misura d’ingresso di 2,18 dopo due ‘x’, ritrovando dinamismo al terzo salto, aiutato dalla clap del pubblico della Slesia, nello stadio in cui, da capitano azzurro, ha alzato al cielo la ‘Coppa Europa’ nel giugno del 2023. Alla quota superiore compare il primo tiepido sorriso della giornata, che sostituisce lo sguardo cupo dei minuti precedenti, e abbozza un primo gesto d’esultanza, oltrepassato il 2,22 alla prima prova. Una smorfia al primo assalto a 2,26 (asticella giù con le caviglie) e poi finalmente si lascia andare al suo tipico entusiasmo quando si libera della misura alla seconda prova. È lì che Gimbo, barba completamente rasata, comincia a scatenarsi e a trovare risorse fisiche e mentali che probabilmente oggi pomeriggio non sapeva nemmeno di avere. Sbaglia una volta 2,29 e decide di passare a 2,31 con due tentativi a disposizione. Nel primo, l’asticella cade nettamente. Nell’ultimo resta su, con il pubblico polacco tutto in piedi ad applaudire. Poi i due tentativi (non riusciti) al 2,38 della possibile migliore prestazione mondiale dell’anno (un centimetro meglio della sua misura a Roma 2024) e l’ultimo nullo al 2,40 del possibile record italiano. Sulla pedana di Roma, sotto la Curva Sud, tornerà tra pochi giorni, venerdì sera, per un altro show. Ci sarà anche Stefano Sottile (Fiamme Azzurre) qui settimo con 2,22 e tre errori a 2,26. E il campione olimpico Hamish Kerr (Nuova Zelanda) che in Polonia non fa meglio di 2,18.