Il report Islamball, redatto dal centro studi di Fratelli d’Italia, mette in evidenza gli intrecci tra calcio e politica. Durante la conferenza stampa tenutasi presso la sala della Camera dei deputati, sono stati analizzati i diversi aspetti che fanno del calcio una forma di soft power, alla luce dei recenti investimenti da parte di diversi Stati arabi. L’iniziativa è promossa dall’europarlamentare Nicola Procaccini (Fdi), copresidente del gruppo Ecr al parlamento Ue, che ne ha discusso insieme all’allenatore e commentatore televisivo, Andrea Stramaccioni, il giornalista de Il Sole 24 Ore Marco Bellinazzo, l’antropologa e ricercatrice francese Florence Bergeaud Blackler e il giornalista e scrittore Rocco Bellantone, autore del libro “Calcio, Islam e petrodollari”.
Dal report si legge che nell’ottobre del 2019, la fondazione Farefuturo, di concerto con il centro studi di Fratelli d’Italia, ha pubblicato un rapporto sull’Islamizzazione in Europa. Una parte del documento era dedicata all’analisi dell’utilizzo dello sport, e del calcio in particolare, come strumento sia per fare sportwashing e sia come veicolo di quel processo di islamizzazione dell’occidente ad opera di Qatar, Arabia saudita ed Emirati Arabia, avvenuto negli ultimi anni attraverso attività legate allo sport. Dopo quattro anni, si è analizzato come la situazione si è evoluta, anche dopo lo svolgimento dei mondiali di calcio per la prima volta nella storia in uno Stato islamico, il Qatar nel 2022, e soprattutto dopo la faraonica campagna acquisti dei club che giocano in Arabia Saudita.