Il Tribunale Federale Nazionale, presieduto da Carlo Sica, ha sanzionato l’ex presidente della Juventus Andrea Agnelli con un’inibizione di 16 mesi e un’ammenda di 60mila euro in merito al procedimento avente ad oggetto le manovre stipendi, i rapporti con gli agenti e le partnership con altri club.
La posizione di Agnelli era stata stralciata dal Tribunale Federale Nazionale nel corso dell’udienza del 30 maggio scorso. Nell’occasione la Juventus aveva patteggiato una multa di 718.240 euro.
Manovre stipendi
Per quanto riguarda la manovra stipendi 2019-20, viene contestata ad Andrea Agnelli e Fabio Paratici (rispettivamente Presidente del Consiglio di Amministrazione e Chief Football Officer), per la rispettiva competenza, la violazione dell’art. 4, comma 1, del CGS (“principi di lealtà, correttezza e probità”), per avere depositato presso la Lega Serie A gli accordi di riduzione di 4 mensilità (marzo, aprile, maggio e giugno 2020) di 21 calciatori (Bentancur Colman Rodrigo, Bernardeschi Federico, Bonucci Leonardo, Chiellini Giorgio, Cuadrado Bello Juan Guillermo, Da Silva Danilo Luiz, De Ligt Matthijs, De Sciglio Mattia, Demiral Merih, Costa De Souza Douglas, Dybala Paulo Exequiel, Higuain Gonzalo Gerardo, Khedira Sami, Lobo Silva Alex Sandro, Matuidi Blaise, Pjanic Miralem, Rabiot Adrien, Ramsey Aaron James, Dos Santos Aveiro Cristiano Ronaldo, Rugani Daniele, Szczesny Wojciech) e dell’allenatore Sarri Maurizio, omettendo di depositare gli accordi economici di integrazione ovvero di recupero di 3 delle 4 mensilità rinunciate (aprile, maggio, giugno 2020) già conclusi con i medesimi calciatori e con l’allenatore, nella consapevolezza che gli accordi economici contenenti le integrazioni stipendiali per il recupero delle mensilità rinunciate sarebbero stati depositati dopo il 30.6.2020, ovvero dopo la chiusura dell’esercizio contabile al 30.06.2020, come poi effettivamente accaduto.
Rapporti con gli agenti
Per quanto riguarda i rapporti con gli agenti, viene contestata a Agnelli, Paratici, Nedved, e inoltre a Federico Cherubini, Head of Football Teams &Technical Areas, Giovanni Manna, D.S. della Under 23, Paolo Morganti, Head of Football Operations, Stefano Braghin, Direttore Settore Giovanile (attuale Head of Juventus Women), ciascuno per quanto di rispettiva competenza, la violazione dell’art. 4, comma 1, del Codice di Giustizia Sportiva, per aver violato i principi di lealtà, correttezza e probità, sia in via autonoma che in violazione e/o elusione di quanto previsto dall’art. 6.2, paragrafo 7, del Regolamento degli Agenti Sportivi della FIGC e in concorso con alcuni agenti in relazione ad una serie di trasferimenti, rinnovi di contratto o sottoscrizione di contratto da professionista.
In queste diverse situazioni comprese tra il 2015 e il 2022, secondo la Procura il club: avrebbe remunerato agenti sportivi per operazioni di trasferimento di calciatori in assenza di una reale attività di intermediazione dell’agente; si sarebbe avvalso, in relazione al trasferimento di alcuni calciatori, di un agente sportivo senza alcun conferimento di mandato; o in altri casi avrebbe conferito un mandato “fittizio/non veritiero” ad altro agente; o ancora avrebbe remunerato un agente con un corrispettivo in assenza di una reale attività di intermediazione al fine di compensare e sanare le debenze nei confronti dell’agente per la trattativa di un altro calciatore all’epoca dei fatti minorenne o “giovane di serie” (per il quale quindi non poteva essere pattuito alcun corrispettivo).