Domenica 2 aprile si corre il Giro delle Fiandre 2023. Lo scorso anno ad imporsi è stato Mathieu van der Poel. L’olandese dell’Alpecin-Deceuninck, dopo la vittoria alla Milano-Sanermo, è il favorito della 107esima edizione del Tour of Flanders. A sfidarlo ci saranno Wout van Aert, Tiesj Benoot e Christophe Laporte della Jumbo-Visma; Tadej Pogačar, Tim Wellens e Matteo Trentin dell’UAE Team Emirates; Julian Alaphilippe, Kasper Asgreen, Davide Ballerini e Yves Lampaert della Soudal Quick-Step. Gli altri grandi nomi sono: Tom Pidcock (Ineos Grenadiers), Greg Van Avermaet e Oliver Naesen dell’AG2R Citroën Team. Mads Pedersen e Jasper Stuyven della Trek-Segafredo. La Israel-Premier Tech schiera Dylan Teuns e Sep Vanmarcke. Nella start-list figurano anche: Alberto Bettiol (EF Education-EasyPost), Peter Sagan (TotalEnergies), Stefan Küng (Groupama-FDJ), Alexander Kristoff (Uno-X Pro Cycling Team), Matej Mohorič (Bahrain Victorious), Valentin Madouas (Groupama-FDJ) e Zdeněk Štybar (Team Jayco Alula).
Grazie all’iniziativa “Closing the Gap“, nata dalla partnership tra gli organizzatori di Flanders Classics e la società di consulenza KPMG, in tutte le classiche di primavera che si correranno in Belgio, l’ammontare dei montepremi sarà lo stesso sia per gli uomini che per le donne. Il progetto “Closing the gap”, lanciato nel 2020, conta investimenti per 1,6 milioni di euro. Stesso trattamento per i premi in denaro sarà riconosciuto per sei gare: Omloop Het Nieuwsblad, Gent-Wevelgem, Dwars door Vlaanderen, Giro delle Fiandre, Scheldeprijs e Freccia del Brabante. Gli organizzatori del Giro delle Fiandre mettono in palio un montepremi di 50 mila euro a testa per le gare Men Elite e Woman Elite (di 156,6 km). Il primo posto vale 20 mila euro, mentre il secondo e il terzo gradino del podio regalano rispettivamente 10 mila e 5 mila euro.
Il percorso del Giro delle Fiandre si snoda per 273,4 km da Bruges a Oudenaarde. I 175 ciclisti al via dovranno affrontare diversi tratti di strada in pavè e ben 19 muri in salita: sul Koppenberg la pendenza arriva anche al 22 per cento, mentre lungo i 370 metri del Paterberg ci sono punte al 20 per cento. Il Vecchio Kwaremont, invece, diverse volte è stato il trampolino di lancio per l’azione decisiva.