Il mondo omaggia Pelè

Edson Arantes do Nascimento, detto Pelé, tre volte vincitore della Coppa del Mondo FIFA e conosciuto universalmente come uno dei più grandi giocatori di sempre, è morto all’età di 82 anni. L’attaccante brasiliano, nominato Atleta del Secolo dal Comitato Olimpico Internazionale nel 1999, ha stabilito il record nazionale ex aequo di 77 gol in 92 presenze. Pelè ha giocato per la prima volta con il Brasile nel 1957, all’età di 16 anni, conquistando la sua prima Coppa del Mondo solo un anno dopo in Svezia. Ha aiutato il suo paese a difendere il titolo in Cile nel 1962, prima di capitanare una delle più grandi squadre brasiliane di tutti i tempi conquistando il terzo trionfo in Messico nel 1970. A livello di club, Pelé ha trascorso quasi tutta la sua carriera al Santos (1956-1974), segnando 643 gol in 659 partite, ritirandosi nel 1977 dopo due anni con i New York Cosmos nella North American Soccer League. Con il Santos, Pelé ha vinto due titoli di Copa Libertadores (oltre a sei campionati brasiliani), seguiti da due trionfi in Coppa Intercontinentale, in cui ha siglato sette gol in tre partite; nell’ultima ha firmato una tripletta contro il Benfica all’Estádio da Luz nel 1962.

I genitori Dondinho e Celeste chiamarono il loro primo figlio maschio Edson in onore di Thomas Edison, uno dei più grandi inventori della storia. In famiglia il ragazzo era soprannominato ‘Dico’, ma a scuola i compagni presero a chiamarlo ‘Pelé’, mal pronunciando il nome del portiere brasiliano Bilé. Le sue doti atletiche sono state immortalate anche nelle immagini della famosa rovesciata in Fuga per la vittoria di John Huston. Club blasonati come Inter, Juventus, Manchester United e Real Madrid tentarono tutte di mettere sotto contratto Pelé nel 1961, ma per bocca del Presidente Janio Quadros il governo brasiliano lo dichiarò ‘tesoro nazionale ufficiale’ e gli impedì di trasferirsi all’estero. Pelè giocò negli Stati Uniti solo nel 1975 con i Cosmos. All’inizio degli anni ’70 ben pochi conoscevano il calcio a New York. Ma quando i New York Cosmos convinsero Pelé, nel frattempo ritiratosi, a ritornare a giocare, la popolarità del calcio esplose letteralmente.

Il Brasile si prepara a dare l’addio al suo campione. La veglia funebre si terrà il 2 gennaio. Nella nazione sudamericana sono stati decretati tre giorni di lutto nazionale dal presidente uscente Jair Bolsonaro. A Rio de Janeiro il Cristo Redentore sul Corcovado e lo stadio Maracanà, oltre alla strada che porta il nome dell’ex fuoriclasse, sono stati illuminati a giorno con i colori oroverde della Seleçao, per ricordare O Rei, la cui gigantografia viene proiettata sui palazzi delle principali città del paese. In queste ore gli omaggi a Pelè arrivano da tutto il mondo.