Massimo Stano è campione del mondo nella 35 km di marcia. Un’altra straordinaria impresa dopo l’oro olimpico di Tokyo nella 20 km: il marciatore azzurro stacca tutti negli ultimi cinque chilometri e con il tempo di 2h23:14 (record nazionale) riporta l’Italia al titolo mondiale all’aperto dopo 19 anni (l’ultimo Gibilisco a Parigi nel salto con l’asta). Piegato nell’ultimo chilometro il giapponese che partiva da leader mondiale stagionale Masatora Kawano, argento in 2h23:15, bronzo allo svedese Perseus Karlstrom (2h23:44). Il 30enne barese di Palo del Colle, allenato da Patrizio Parcesepe (a sua volta sempre più nel mito), è il sesto titolo mondiale per gli azzurri nella marcia dopo quelli di Maurizio Damilano (1987 e 1991) e Michele Didoni (1995) nella 20 km, Anna Rita Sidoti sui 10 km (1997) e Ivano Brugnetti nella 50 km (1999).
Ad Eugene la spedizione azzurra ha conquistato anche una medaglia di bronzo, nell’alto con Elena Vallortigara. Il raccolto complessivo è di 39 punti (dodicesimo posto nella speciale classifica che assegna 8 punti al primo classificato di ogni gara e un punto all’ottavo), il miglior risultato dal 2003 a questa parte (a Parigi, 19 anni fa, collezionammo esattamente 39 punti, come oggi). I finalisti sono dieci, divisi in maniera equa tra uomini e donne, pareggiando (ancora) Parigi 2003, e riportando la squadra italiana in doppia cifra dopo un’attesa durata 9 edizioni. Diciannovesimo piazzamento nel medagliere. Agli Stati Uniti il primo trofeo assegnato per la squadra vincitrice della classifica a punti. Dove, in effetti, è mancata una competizione. Gli americani hanno letteralmente dominato il Mondiale: 33 medaglie (13 d’oro), 65 finalisti, addirittura 328 punti. Giamaica (110) ed Etiopia (106) chiudono il trio di testa.