Il Governo ha approvato il decreto legge per l’autonomia del CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano). Il provvedimento è arrivato a poche ora dalla riunione dell’esecutivo del CIO (Comitato Internazionale Olimpico). A Losanna si discuterà anche della questione italiana. Infatti, senza l’autonomia del CONI, l’Italia avrebbe rischiato di vedere gareggiare i propri atleti senza bandiera e inno italiano. Il presidente del CIO, Thomas Bach, raggiunto telefonicamente da Giovanni Malagò (alla guida del CONI dal 2013) ha accolto positivamente la notizia che salva l’autonomia dello sport italiano.
Per il Comitato Olimpico Internazionale le disposizioni contenute nella legge di riforma dell’ordinamento sportivo del 2019 intaccava in sei punti l’autonomia del Comitato Olimpico Nazionale Italiano. Per il CIO le organizzazioni sportive aderenti al movimento olimpico hanno il diritto e l’obbligo di autonomia, comprese la libera determinazione e il controllo delle regole dello sport, la definizione della struttura e della governance.
Oggi il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente, Giuseppe Conte, e del Ministro per le politiche giovanili e lo sport, Vincenzo Spadafora, ha approvato un decreto-legge recante misure urgenti in materia di organizzazione e funzionamento del Comitato olimpico nazionale italiano (CONI).
Al fine di assicurare la piena operatività del Comitato olimpico nazionale italiano e la sua autonomia e indipendenza quale componente del Comitato olimpico internazionale (CIO), il testo attribuisce al CONI una propria dotazione organica di personale, anche dirigenziale.
È previsto che il personale di Sport e Salute S.p.a. già dipendente del CONI alla data del 2 giugno 2002 che, alla data di entrata in vigore del decreto, presta servizio presso lo stesso ente in regime di avvalimento, sia trasferito nel ruolo del personale del CONI con qualifica corrispondente a quella attuale, fatta salva l’opzione per restare alle dipendenze di Sport e Salute.
Il completamento della pianta organica del CONI avviene mediante concorsi pubblici per titoli ed esami, con riserva del 50 per cento dei posti messi a concorso al personale dipendente a tempo indeterminato della società Sport e Salute in avvalimento presso il CONI che non rientra nel previsto trasferimento.
Ai fini del perseguimento delle finalità istituzionali del CONI, il testo prevede il trasferimento a quest’ultimo di impianti sportivi e fabbricati specificamente individuati.