La Prima Sezione del Collegio di Garanzia del CONI, presieduta dal prof. Vito Branca, ha respinto il ricorso del Trapani contro la FIGC. I siciliani chiedevano la restituzione dei 2 punti di penalizzazione per aver pagato in ritardo gli stipendi di febbraio. L’esito avverso del ricorso condanna il Trapani (attualmente 18esimo in Serie B con 44 punti) alla retrocessione diretta in Serie C. La finale play out tra Perugia e Pescara, che hanno concluso il torneo con 45 punti, si disputerà il 10 agosto e il 14 agosto. Salvo il Cosenza a 46 punti.
All’esito dell’udienza tenutasi in data odierna preordinata alla discussione ed alla disamina del ricorso del Trapani Calcio contro FIGC avverso decisione CFA FIGC, preordinata alla discussione ed alla disamina del ricorso, la Prima Sezione del Collegio di Garanzia del CONI, ha assunto le seguenti determinazioni:
ha dichiarato inammissibile l’intervento della società Delfino Pescara 1936 S.p.A.;
ha dichiarato inammissibile la costituzione della società Cosenza Calcio S.r.l..;
ha respinto il ricorso della società Trapani Calcio S.r.l. per quanto espresso in parte motiva, confermando la decisione della Corte Federale d’Appello della FIGC n. 88/2019-2020.
Per l’effetto, la società Trapani Calcio s.r.l. è stata condannata alla refusione delle spese di lite, liquidate in € 5.000,00, oltre accessori di legge, a favore della FIGC, compensate per la metà.