Spadafora presenta il Testo Unico di riforma dello sport

Il Ministro per le politiche giovanili e lo sport, Vincenzo Spadafora, ha presentato in diretta Facebook il Testo Unico di riforma dello sport. In questi giorni il Ministro sta incontrando i rappresentanti delle forze politiche per discutere sui contenuti della bozza. L’intenzione è di portare il testo in Consiglio dei ministri prima della pausa estiva, per approvarlo definitivamente a settembre. Il testo prevede una governance estremamente equilibrata tra Stato, Governo e Sport e Salute. La riforma recepisce tante osservazioni sorte durante gli incontri avuti da Spadafora con gli organismi del settore: Coni, Sport e Salute, Federazioni, discipline associate, enti di promozione sportiva, associazioni, società sportive, atleti e cittadini. Intanto, il Bando Sport e Periferie è aperto dal 13 luglio 2020 e mette a disposizione circa 140 milioni di euro per la ristrutturazione o l’avvio di nuove strutture sportive. Sarà possibile presentare le domande fino al 30 settembre, facendo pervenire i progetti presso l’Ufficio dello Sport.

I contenuti delle bozza del Testo Unico di riforma dello sport

Lo Stato dovrà esercitare il proprio indirizzo e gestire e destinare i fondi alle realtà sportive, circa 410 milioni di euro all’anno, rafforzando di fatto il ruolo del Ministero dello Sport.

Il CONI si occuperà dello sport di alto livello garantendone la crescita, di rappresentare il Comitato Olimpico italiano a livello internazionale e farà tutto ciò che è previsto dall’art. 27 della Carta Olimpica del CIO.

Sport e Salute, una società a tutti gli effetti controllata dallo Stato e che è a supporto del Ministero dello Sport, implementerà l’attività legata allo sport, al benessere, allo sviluppo dei territori e coordinerà le politiche di attuazione dello sport in Italia in base all’indirizzo della totalità politica.

Tutela ai lavoratori sportivi
Finalmente le tutele lavoristiche, previdenziali e assicurative che esistono normalmente in altri lavori, verranno estese e garantite anche ai lavoratori sportivi del mondo dilettantistico con norme contributive e fiscali che, pur tenendo conto della particolarità del settore, tuteleranno i lavoratori come mai prima d’ora. È un passo storico per il nostro Paese che prevede una riforma per centinaia di migliaia di persone che lavorano in questo settore.

Introduzione del docente di Educazione motoria nelle scuole primarie
Argomento che riguarda i Laureati in Scienze Motorie e che è ancora in fase di dibattito ma che in qualche modo troverà comunque spazio all’interno del Testo Unico.

Definizione di Agente sportivo
Per la prima volta verrà disciplinata anche la figura di Agente Sportivo, sia in termini di requisiti di accesso alla professione che di compensi e incompatibilità.

Professionismo femminile
Non ci sarà più distinzione del genere ma un equilibrio tra realtà maschili e femminili, colmando le differenze che ci sono state fino ad oggi.

Gruppi Militari inseriti nell’ambito della governance sportiva
I Gruppi Militari verranno gestiti dalla governance sportiva e cosa importante, gli atleti Paralimpici potranno essere reclutati nei Gruppi Sportivi Militari e Corpi dello Stato.

Eliminato il vincolo sportivo nel dilettantismo
Norma eliminata nel professionismo già dagli anni ’80, verrà finalmente abrogata anche nel settore dilettantistico una volta approvato il Testo Unico.

Il CONI avrà un ruolo diverso
Con l’approvazione del Testo Unico, la vigilanza del CONI sulle Federazioni riguarderà solo gli aspetti sportivi, mentre quelli economici, contributivi e controllo dei bilanci sarà in capo alle competenze del Governo.

Limite mandati per i presidenti di CONI e Federazioni
Confermata anche l’introduzione del limite di soli due mandati per il presidente del CONI e di tre per i presidenti federali.

Spadafora ha dichiarato: “Non vedo perché presidenti e dirigenti che sono in carica da 30 anni non possano lasciare il posto a qualcun altro. Mi piacerebbe confrontarmi con queste personalità e sentire le proprie ragioni e motivi per essere contrari a un provvedimento che limiti i loro mandati”.