I club del massimo campionato italiano di calcio hanno comunicato l’intenzione di portare a termine la stagione 2019/2020. Nel corso dell’ultima assemblea della Lega Serie A, riunitasi in video conferenza, è emersa la volontà unanime delle società di disputare tutte le partite ancora non giocate a causa dell’emergenza sanitaria da Coronavirus. Tuttavia, il voto unanime delle 20 società è condizionato dal parere del Governo. La speranza è quella di potere riprendere gli allenamenti a partire dal 4 maggio 2020. I match ufficiali, invece, verrebbero disputati dopo circa due settimane dall’inizio dei ritiri, nel pieno rispetto delle norme a tutela della salute e della sicurezza. La ripresa dell’attività sportiva, nella cosiddetta Fase 2, come già evidenziato in passato, avverrà in ossequio alle indicazioni di FIFA e UEFA, alle determinazioni della FIGC, nonché in conformità ai protocolli medici a tutela dei calciatori e di tutti gli addetti ai lavori. Intanto, Sky avrebbe chiesto uno sconto sostanzioso sui contratti televisivi relativi all’attuale stagione calcistica. I club di Serie A rischiano di perdere almeno 150 milioni dall’attività di broadcasting. Considerando che gli stadi non saranno aperti al pubblico, le società dovrebbero rinunciare a due fonti di ricavi importanti. Per evitare una crisi del sistema calcio, la UEFA ha fornito alle 55 federazioni nazionali la forte raccomandazione di portare a termine i massimi campionati nazionali e le coppe europee.