La ripresa del campionato di calcio di Serie A slitta ancora a causa del protrarsi dell’emergenza sanitaria da Coronavirus COVID-19. Durante l’ultima conferenza stampa della Protezione Civile, l’esperto Gianni Rezza, direttore del dipartimento di Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), si è dichiarato contrario alla ripartenza della Serie A. Il medico e docente italiano, nonché componente del Comitato tecnico scientifico, ha detto: “Se dovessi dare un parere tecnico alla ripartenza del calcio, non lo darei favorevole e credo che il Comitato tecnico scientifico sia d’accordo. Poi sarà la politica a decidere”. Nella premessa, Rezza, ha affermato scherzosamente: “Da romanista manderei tutto a monte”. La battuta, però, non piaciuta alla dirigenza della Lazio.
La pandemia del Coronavirus potrebbe costare al calcio italiano perdite per 700 milioni di euro. L’obiettivo è portare a termine la stagione 2019/2020, per contenere le perdite entro i 250 milioni. Sul fronte retribuzioni, si cerca l’accordo tra le parti, dopo che l’Associazione Italiana Calciatori ha definito irricevibile la proposta avanzata dalle Leghe di A e B, con i club che puntano al taglio del 30 per cento degli stipendi dei giocatori.
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