Crisi economica da Coronavirus, per il taglio degli stipendi il Barcellona ricorre al Ministero del Lavoro

record di ricavi per il BarcellonaPer fronteggiare la crisi economica causata dal Coronavirus, per il taglio degli stipendi il Barcellona ricorre al Ministero del Lavoro. Il Consiglio di amministrazione dell’FC Barcelona, riunitosi in videoconferenza, ha discusso in merito alle misure da applicare per ridurre al minimo l’impatto economico che la crisi del COVID-19 sta causando sull’attività del club. Dal 14 marzo 2020 tutte le attività sportive e non sportive sono sospese. Con la riduzione delle giornate lavorative, il Barcellona ha ritenuto opportuno intraprendere la strada della riduzione degli stipendi.

La questione verrà trattata dinanzi al Ministero del Lavoro della Catalogna. Fondamentalmente si tratta di una riduzione delle ore di lavoro, imposta dalle misure di protezione attuate per contenere la crisi sanitaria. I dipendenti del Barcellona, tra cui gli atleti che giocano che nel campionato spagnolo di calcio, dovrebbero subire una riduzione della remunerazione prevista dai rispettivi contratti in proporzione al minor numero di ore lavorate. Si tratta di misure che la società desidera attuare nel rispetto scrupoloso delle attuali norme sul lavoro (tra cui la cassa integrazione), secondo i criteri di proporzionalità e con l’unico obiettivo di riprendere al più presto le attività del club.

Va sottolineato che il Barcellona ha predisposto, insieme alla Fondazione Barça, una serie di azioni per contribuire alla lotta contro la pandemia. Gli azulgrana collaboreranno con la Banca alimentare e i canali di comunicazione del club trasmetteranno la campagna “Io resto a casa”. Le strutture del club sono state messe a disposizione del Ministero della Salute del Governo della Catalogna, il Barça Innovation Hub offrirà il proprio supporto ai centri di ricerca.