Crisi Catania, debiti pazzeschi e calciatori invitati a congedarsi

Il Calcio Catania versa in gravi difficoltà economiche, complice una situazione debitoria definita pazzesca da Pietro Lo Monaco, amministratore delegato del club siciliano. Dopo venti giornate la compagine rossazzurra occupa la settima posizione nella classifica del campionato di Serie C girone C. Il Catania, che definisce il torneo di Lega Pro asfittico in termini di introiti e sostenibilità, ha invitato i calciatori più rappresentativi (e dagli ingaggi più elevati) a cercarsi un’altra squadra.

Con una nota pubblicata sul proprio sito ufficiale, il club etneo sostiene che non è in programma alcuna “smobilitazione”. Il club precisa che i calciatori che andranno a cercare altrove ciò che il Catania non potrà più garantire saranno sostituiti con altri giocatori, che percepiranno ingaggi compatibili con la situazione attuale, caratterizzata da introiti drasticamente ridotti anche in termini di incassi in occasione delle partite casalinghe, passati da circa 50 mila euro a circa 8 mila euro a partita.

Ai nastri di partenza della stagione sportiva 2019/20 il Calcio Catania si è presentato con un organico giudicato dagli addetti ai lavori altamente competitivo in chiave promozione, caratterizzato da un profilo impegnativo in termini di monte ingaggi. La media punti nel girone d’andata è la peggiore, per i rossazzurri, dal ritorno in Serie C (2015/16) ad oggi. I risultati ottenuti vengono considerati estremamente deludenti dalla dirigenza, che tramite una lettera ha offerto ai propri tesserati la possibilità di congedarsi, con lo scopo di salvaguardare la capacità del Calcio Catania di corrispondere regolarmente gli emolumenti (sinora sempre garantiti).