La UEFA si schiera contro il razzismo. Dure sanzioni per club, federazioni e calciatori

logo uefaDopo gli ennesimi episodi di razzismo, verificatisi negli stadi di calcio europei, la UEFA ha ribadito l’impegno a combattere ogni forma di discriminazione.

Il presidente dell’organo di governo del calcio europeo, Aleksander Čeferin, ha comunicato le linee guida che gli arbitri devono seguire in caso di reiterati episodi di razzismo. Agli arbitri è concesso il potere di sospendere inizialmente la partita e di interromperla definitivamente in caso di reiterati episodi di razzismo.

Linee guida UEFA – Primo step

Se l’arbitro viene a conoscenza di episodi di razzismo o viene informato dal quarto uomo, allora fermerà il gioco. Chiederà quindi di diffondere un annuncio attraverso l’impianto audio dello stadio, invitando gli spettatori a interrompere immediatamente qualsiasi comportamento razzista.

Linee guida UEFA – Secondo step

Se gli episodi di razzismo proseguono anche dopo la ripresa della partita, allora l’arbitro sospenderà la partita per un periodo di tempo ragionevole (da 5 a 10 minuti) e chiederà alle squadre di andare negli spogliatoi. Verrà quindi fatto un ulteriore annuncio tramite l’impianto audio dello stadio.

Linee guida UEFA – Terzo step

Se gli episodi di razzismo proseguono anche dopo il secondo riavvio, l’arbitro è autorizzato a interrompere definitivamente la partita.

Il delegato UEFA responsabile della partita assisterà l’arbitro attraverso il quarto uomo per determinare se i comportamenti razzisti siano cessati o meno. L’eventuale decisione di interrompere definitivamente la partita sarà presa solo dopo aver provato tutte le possibili misure e dopo averne valutato l’impatto sulla sicurezza dei giocatori e del pubblico.

Dopo la partita, il caso verrà sottoposto alle autorità disciplinari della UEFA.

LE DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE UEFA CEFERIN

La UEFA, in collaborazione con la rete FARE (Football Against Racism Europe), ha istituito un protocollo a tre fasi per identificare e contrastare le condotte razziste durante le partite.

Le sanzioni imposte ai club e alle federazioni quando si verificano episodi di razzismo nelle partite organizzate dalla UEFA sono tra le più dure nel mondo dello sport. La sanzione minima è la chiusura parziale dello stadio, che costa centinaia di migliaia di euro in profitti alla squadra di casa e ne stigmatizza i tifosi.

La UEFA è l’unico organo calcistico a squalificare un giocatore per 10 partite per condotta razzista: si tratta della punizione più severa in questo sport. Credetemi, la UEFA si impegna a fare tutto quello che può per eliminare questo problema dal calcio. Non possiamo permetterci di accontentarci e dobbiamo lottare sempre per rafforzare la nostra determinazione.

In un contesto più ampio, tutta la famiglia del calcio – dagli amministratori ai giocatori, dagli allenatori ai tifosi – deve lavorare con i governi e le ONG per fare guerra ai razzisti e marginalizzare le loro idee ripugnanti. Da sole, le federazioni non possono risolvere il problema. I governi devono fare di più in questa area. Solo lavorando insieme nel nome della decenza e dell’onore faremo progressi.