Nell’ambito di una maxi operazione europea, la Guardia di Finanza ha disattivato la piattaforma Xtream Codes. Una fitta rete commerciale, diffusa su tutto il territorio nazionale e con basi prevalentemente in Lombardia, Veneto, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia riceveva il segnale grazie al “pezzotto”, acquisendo illegalmente interi pacchetti di contenuti per la successiva rivendita al cliente finale ad un prezzo di 12 euro circa, consentendo di vedere tutti i principali palinsesti TV con un unico abbonamento.
Il Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche e dei reparti territoriali della Guardia di Finanza hanno eseguito, nella giornata odierna, provvedimenti di perquisizione locale, informatica e conseguente sequestro nei confronti della più rilevante organizzazione clandestina mondiale, ideatrice e principale responsabile della capillare diffusione illegale via Internet delle emittenti televisive a pagamento (Sky, DAZN, Mediaset, Netflix e Infinity).
L’indagine, diretta dal Procuratore della Repubblica di Napoli, Giovanni Melillo e coordinata dal Procuratore Aggiunto, Vincenzo Piscitelli, nonché dal sostituto procuratore Valeria Sico ha consentito di individuare e disattivare la piattaforma internazionale di IPTV (Internet Protocol Television) più diffusa tra i pirati informatici.
La piattaforma Xtream Codes, ideata da due cittadini greci, consente agevolmente la trasformazione in dati informatici dei flussi audiovisivi protetti da copyright. In Italia si contano oltre 5 milioni di utenti, per un giro d’affari stimato in circa 60 milioni di euro annui. I pacchetti illegali consentivano agli utenti di guardare a basso costo anche le principali manifestazioni sportive e le partite di calcio di Serie A, Serie B e delle competizioni internazionali.
Otto ordini europei di indagine, emessi dalla Procura di Napoli, sono stati eseguiti simultaneamente questa mattina in Olanda, Francia, Grecia, Germania e Bulgaria dalle rispettive polizie giudiziarie con l’ausilio dei militari del Nucleo Speciale nei confronti di tre aziende e cinque persone fisiche oltre al sequestro e all’oscuramento dell’intera piattaforma Xtream Codes, di 80 siti internet e di 183 server dedicati alla riproduzione e diffusione dei flussi audiovisivi, erogati, al momento del sequestro, ad oltre 700 mila utenti online. L’operazione è avvenuta grazie al supporto dell’Agenzia Europea per il coordinamento investigativo e la cooperazione giudiziaria Eurojust.
Le perquisizioni eseguite sul territorio nazionale hanno consentito di aggredire i proventi illecitamente conseguiti dall’organizzazione. Oggi è stato eseguito il sequestro di 197 rapporti finanziari tra account paypal, postepay e conti corrente.
Nei confronti dei responsabili dell’organizzazione si procede per associazione a delinquere finalizzata alla riproduzione e commercializzazione illecita di IPTV con la circostanza aggravata del reato transnazionale. Nei confronti dei fruitori del servizio, invece, è prevista la reclusione da sei mesi a tre anni, con multe che per i clienti possono arrivare fino a 25.822 euro.