Il Consiglio Federale della Lega Pro ha approvato la modifica del regolamento del campionato di calcio di terza serie. Le retrocessioni dalla Serie C alla D passano da 9 a 5.
Dal comunicato ufficiale si legge che, tenuto conto dell’esclusione delle società Pro Piacenza e Matera, è stata rimodula la formula dei playout. Le retrocessioni al campionato di Serie D sono state ridotte a 5 con i seguenti criteri: nel girone B, unico a 20 squadre, è prevista una retrocessione diretta e un playout tra la penultima e la terzultima squadra. Se tra le due ci sono più di 8 punti di differenza, la retrocessione della penultima è diretta. Nei gironi A e C non è prevista la retrocessione diretta, a meno che non vi siano più di 8 punti di distacco, ma un playout dell’ultima classificata contro la penultima di ciascun girone. Le perdenti retrocedono mentre le vincenti dei play out dei due gironi si scontrano tra di loro. La perdente di tale ultimo incontro retrocede in serie D.
Il Consiglio Federale della Lega Pro ha approvato all’unanimità anche le modifiche al regolamento in materia di partecipazioni societarie a livello professionistico. In sostanza verrà istituita una “Black list”, con l’intento di impedire di acquistare una società a quei soggetti che negli ultimi cinque anni abbiano ricoperto il ruolo di socio, amministratore o dirigente con poteri di rappresentanza in ambito federale in società destinatarie di provvedimenti di esclusione dal campionato o di revoca dell’affiliazione dalla FIGC.
Contestualmente sono state approvate anche le modifiche all’art. 52 delle NOIF sul titolo sportivo: in circostanze straordinarie, la FIGC può attribuirlo entro il termine del 10 giugno, ricevendo cinque giorni lavorativi prima le domande con le relative documentazioni. Inoltre dalla prossima stagione si dimezzerà (da 4 a 2) il numero delle gare che è possibile disertare prima di essere esclusi dal campionato e la mancata disputa della gara, a valore di rinuncia, scatterà anche in caso di assenza di un allenatore tesserato e abilitato dal Settore Tecnico, del medico sociale o di altro medico autorizzato.