Nuova proprietà per il Trapani. La Lega Pro esprime preoccupazione

La società Liberty Lines ha comunicato di aver raggiunto l’accordo per la cessione dell’intero pacchetto azionario del Trapani Calcio alla società FM service srl. Dunque, la società calcistica siciliana, che per 14 anni è stata guidata dalla famiglia Morace, da oggi farà riferimento a Maurizio De Simone. Come riporta l’Ansa, la compagnia di navigazione ha fatto sapere che i particolari della cessione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa. Va sottolineato che Maurizio De Simone viene ricordato per aver ricoperto il ruolo di Direttore Generale del Matera Calcio (che a febbraio è stato escluso dal campionato).

La Lega Pro ha espresso preoccupazione per il passaggio di proprietà. Dal comunicato dell’organo che governa la terza serie professionista del calcio italiano si legge: «senza alcuna ingerenza in ordine ai rapporti civilistici tra privati ed alle responsabilità che conseguono la gestione societaria, non possiamo nascondere la nostra preoccupazione dopo aver effettuato una sia pur sommaria verifica della visura camerale e del bilancio della società che ci è stata indicata quale cessionaria delle quote del Trapani: ​nessuno deve e dovrà mai dimenticare che il Trapani Calcio è una società gloriosa, rappresentativa di una città importante e di una tifoseria fantastica. Le acquisizioni che determinino una partecipazione in misura non inferiore al 10 per cento al capitale di una società sportiva affiliata alla FIGC ed associata alla Lega Pro, potranno essere effettuate soltanto da soggetti che soddisfino gli specifici requisiti di onorabilità e di solidità finanziaria. La mancata presentazione della documentazione o la mancanza, anche parziale di uno solo dei requisiti, non consente il riconoscimento, ai fini sportivi, del trasferimento delle quote e/o azioni all’acquirente e determina l’impossibilità per la Società sportiva di associarsi alla Lega per la stagione sportiva immediatamente successiva all’acquisizione, ​con evidenti ed ineliminabili conseguenze anche agli effetti civilistici».