Grazie al Financial Fair Play il calcio europeo torna in utile. Dallo studio pubblicato dalla UEFA, denominato “The European Club Footballing Landscape”, si evince che nel 2017, per la prima volta, le 700 squadre di massima divisione hanno chiuso l’anno finanziario complessivamente in attivo.
L’utile totale è di 615 milioni di euro, al netto di trasferimenti, costi non operativi, finanze, tasse e dismissioni. Nel 2008 si erano registrate perdite per 600 milioni di euro, mentre nel 2011 il calcio europeo faceva segnare un rosso di 1,7 miliardi. Nel 2012 la UEFA è corsa ai ripari, introducendo i nuovi regolamenti finanziari, che hanno generato un’inversione di tendenza sui conti dei club.
I ricavi delle squadre di massima divisione sono aumentati del 77 per cento, dagli 11,4 miliardi di euro del 2008 ai 20,1 miliardi del 2017. L’indebitamento netto continua a diminuire, dal 65 per cento del fatturato del 2011, si è passati al 40 per cento del 2015 e al 34 per cento del 2017.
I diritti televisivi continuano a fare la fortuna dei club di Premier League. Infatti, solo Barcelona, Juventus e Real Madrid hanno incassato più risorse dai diritti tv, rispetto al ventesimo club della massima divisione inglese.
Relativamente alle entrate commerciali, in dieci campionati le società di scommesse sono gli sponsor più comuni sulle maglie delle squadre.
Bene il dato relativo al numero degli appassionati che seguono il calcio. Nel 2017/2018 si è registrata un’affluenza di 105 milioni di spettatori (cifra marginalmente superiore al livello raggiunto nel 2011/12).
I premi UEFA sono aumentati del 228 per cento negli ultimi dieci anni, rispetto a un aumento complessivo di fatturato del 77 per cento e a un aumento dei ricavi per diritti televisivi del 113 per cento.
Negli ultimi dieci anni, 46 investitori esteri di 22 nazionalità diverse hanno acquisito il controllo di maggioranza di società calcistiche europee di massima divisione.
Dal report è emerso anche che nel 2017 la polarizzazione al vertice si è interrotta, con le squadre dall’11esima alla 20esima posizione (nella speciale classifica dei ricavi) che hanno registrato una crescita superiore alle prime 10.