La camera arbitrale dell’Organo di Controllo Finanziario dei Club della UEFA ha deciso in merito al caso Milan. La società rossonera non potrà registrare più di 21 giocatori per le competizioni UEFA 2019/20 e 2020/21. Al club verranno trattenuti 12 milioni di euro di ricavi della UEFA Europa League 2018/19.
Inoltre, se il club non dovesse rispettare il pareggio di bilancio al 30 giugno 2021, sarà escluso dalla partecipazione alla successiva competizione UEFA alla quale dovesse qualificarsi nel corso delle due stagioni successive, 2022/23 e 2023/24. Ora il Milan può presentare un nuovo ricorso al Tribunale Arbitrale dello Sport, come previsto dalle norme procedurali UEFA.
Il 19 giugno l’Adjudicatory Chamber della UEFA aveva riscontrato il mancato adempimento, da parte dell’AC Milan, del requisito del pareggio di bilancio, previsto dalle norme relative al Financial Fair Play e al Club Licensing. La Camera giudicante dell’Uefa, pertanto, aveva decretato l’esclusione del Milan dalla prossima Europa League. A luglio in TAS aveva deferito la questione alla CFCB affinché imponesse una misura disciplinare adeguata per la violazione delle regole.