I calciatori della Danimarca scioperano nella settimana in cui inizia la Nations League, la nuova competizione riservata alle nazionali di calcio. Lo sciopero è stato indetto dal sindacato dei calciatori danesi, dopo che non è stata trovata l’intesa con la Federazione calcistica danese (DBU) sul rinnovo dell’accordo collettivo. La problematica è legata principalmente a un conflitto sugli accordi commerciali dei singoli calciatori, che vantano sponsor diversi rispetti a quelli della nazionale. Già in passato soprattutto gli atleti danesi che giocano all’estero, come Kjær ed Eriksen sono andati allo scontro con la DBU sul tema delle sponsorizzazioni. Domani la Danimarca dovrebbe giocare in amichevole contro la Slovacchia, mentre per domenica 9 settembre è fissato l’esordio degli scandinavi in Nations League, contro il Galles. Al momento, però, la situazione è davvero caotica. I giocatori, guidati dal capitano Simon Kjær, hanno lasciato il ritiro. Inoltre, come trapela dai media internazionali, anche l’allenatore Åge Hareide e il suo assistente Jon Dahl Tomasson sarebbero in rotta con i vertici del calcio danese. Al momento non è chiaro se la Danimarca riuscirà ad onorare gli impegni internazionali. La Federazione rischia pesanti sanzioni, anche economiche, se non riuscirà a schierarsi in campo contro Slovacchia e Galles. L’organo che governa il calcio danese non è riuscito ad accontentare i calciatori relativamente alle prenotazioni dei voli, le sistemazioni alberghiere e soprattutto i contratti commerciali. Tra le ipotesi più suggestive, ma ormai quasi inevitabili, c’è quella di mandare in campo i giocatori tesserati per le squadre dei campionati minori o di futsal (calcio a 5). Il direttore generale della Dansk Boldspil-Union, Claus Bretton-Meyer, ha dichiarato che le partite di mercoledì e domenica si giocheranno regolarmente. Per il dirigente “la situazione è deplorevole per la squadra, i tifosi e per tutto il calcio danese. Speravamo di aver trovato un accordo con i calciatori, dopo aver offerto loro la tariffa richiesta, bonus, assicurazione, migliori condizioni di volo, vitto e alloggio. Ora stiamo lavorando per ottenere i migliori giocatori possibili per giocare le prossime due partite. È fondamentale per il futuro del calcio danese. Se le partite non venissero giocate, andremmo in contro a multe da milioni di euro e all’esclusione delle nostre squadre nazionali, cosa che riporterebbe il calcio danese all’età della pietra”.
AGGIORNAMENTO – Nella gara amichevole del 5 settembre contro la Slovacchia, i danesi hanno schierato in campo i calciatori delle serie minori e i giocatori di futsal. La Danimarca è stata battuta per 3 a 0.