Della possibilità di uno sciopero dei calciatori di Serie B si è discusso nella giornata odierna, durante l’assemblea dei rappresentanti delle squadre cadette. A Roma i capitani delle compagini di B hanno analizzato i provvedimenti presi il 13 agosto dalla Federazione Italia Giuoco Calcio, che hanno sancito il blocco dei ripescaggi. La modifica degli articoli 49 e 50 delle Norme Organizzative Interne ha portato al cambio del format del campionato di Serie B della corrente stagione sportiva. In sostanza, il numero delle squadre partecipanti è stato ridotto da 22 a 19, dopo che Avellino, Bari e Cesena non hanno perfezionato l’iscrizione al campionato.
Per l’AIC “tutto ciò è avvenuto ben oltre i limiti del mandato commissariale e in spregio alle maggioranze qualificate previste dalla Statuto FIGC. Per questo motivo, l’Associazione Italiana Calciatori continuerà a fornire in tutte le sedi giudiziali sportive e ordinarie, il supporto necessario alla salvaguardia dei diritti dei calciatori loro malgrado coinvolti. In particolare, preso atto della dichiarazione da far sottoscrivere ai capitani, inviata dalla Lega Serie B a tutte le società, l’AIC si riserva di agire nelle sedi più opportuni per reprimere ogni eventuale condotta antisindacale. L’AIC, dopo ampia discussione, chiede al Commissario Straordinario e alla Lega Nazionale Professionisti Serie B il rinvio delle prime due giornate di campionato, in attesa del pronunciamento del Collegio di Garanzia sulle varie istanze in discussione, proclamando sin d’ora lo stato di agitazione”.
Sul tema della Serie B a 19 squadre, in data odierna ha parlato anche Mauro Balata. A Radio Rai, il presidente della Lega B si è detto convinto che sarebbe un grave errore da parte dei calciatori indire uno sciopero in vista della prima giornata di campionato per protestare sul format a 19 e il blocco dei ripescaggi. Balata ha precisato che “avendo 19 società con diritti legittimi che ci chiedevano di programmare la stagione, bisognava cominciare e garantire gli investimenti fatti. Abbiamo registrato vicende di natura giustiziale che non ci hanno fatto capire se ci fossero ulteriori soggetti legittimati a disputare campionato, oltre a specifiche delibere della Federazione. Mi risulta che tutte le mie società sono pronte, unite e forti sulla nostra posizione, che ha avuto il conforto della FIGC: c’era un problema che abbiamo dovuto inseguire e analizzare sino al 13 agosto, dopo due rinvii della presentazione del nostro calendario, e non avevamo chiaro se ci fossero decisioni degli organi di giustizia. Rispetto le opinioni dell’Associazione Calciatori, mi sono sentito più volte con Tommasi e Calcagno, ho chiesto loro di perseguire istanze di rinnovamento e riforma, non solo di natura economico-finanziaria”. Sul tema delle sentenze Coni del 7 settembre, Balata ha aggiunto: “Non so se riusciremmo a partire a Natale…C’è un problema di professionalizzazione di uomini che operano nella giustizia sportiva, dobbiamo intervenire. I giudizi sui campionati devono essere rapidissimi, come avviene negli altri Paesi. Ci sono 19 società che devo tutelare, credo che il campionato debba ripartire. Far partire il campionato è un dovere per il presidente di Lega e anche per il commissario Fabbricini”.