Italia fuori dai Mondiali: l’impatto economico

impatto economicoDopo l’inutile pareggio dell’Italia con la Svezia, è giunto il momento di quantificare l’impatto economico dell’eliminazione della nostra Nazionale dai Mondiali. La Federazione Italiana Giuoco Calcio perde subito 9,5 milioni di dollari di contributi FIFA. Infatti, per la rassegna iridata di Russia 2018, l’organo che governa il calcio mondiale garantisce almeno 8 milioni in premi (in caso di eliminazioni ai Gironi) e 1,5 milioni per la copertura delle spese organizzative. Sul bilancio della FIGC subiranno una battuta d’arresto anche le voci relative ai ricavi da manifestazioni internazionali e ai ricavi da pubblicità e sponsorizzazioni. Nel 2016, anno dei Campionati Europei disputati in Francia, le entrate da gare internazionali hanno toccato quota 45 milioni di euro (4,5 milioni in più rispetto al 2015). Gli introiti commerciali, che oggi impattano sul 25 per cento del totale, ammontano a 43,3 milioni di euro. Una cifra destinata a crescere in caso di qualificazione, basti pensare che nel 2014 i ricavi da pubblicità e sponsorizzazioni sono aumentati del 18,92 per cento rispetto al 2013. Per quanto riguarda i diritti tv, ci si attende un’asta al ribasso. Dal 2012, per le tre rassegne internazionali, il dato medio relativo ai telespettatori sintonizzati per le gare della Nazionale ha sempre superato i 10 milioni, senza Mondiali ed Europei ci si ferma intorno ai 7 milioni di spettatori. In media, sono nel 2016 ogni match della Nazionale ha prodotto 1,5 milioni di euro di ricavi dai diritti televisivi. In totale le immagini dell’Italia allenata Ventura hanno garantito incassi per 23 milioni di euro. A livello globale, lo scorso anno 2,2 miliardi di appassionati hanno seguito le gesta delle nostre rappresentative. Subirà una brusca frenata anche il settore delle scommesse sportive. Nel 2016 i Campionati Europei hanno generato in Italia una raccolta record di 249,6 milioni di euro. Per le partite della Nazionale si sono registrate puntate pari a 41,3 milioni, con un gettito erariale di circa un milione di euro.