Stop alle spese folli in Cina? Il calcio chiede libertà d’azione

L’Amministrazione generale dello Sport (GAS) ha comunicato l’intenzione di voler mettere uno stop alle spese folli in Cina. Infatti, giovedì, attraverso un duro comunicato, l’agenzia responsabile del sistema sportivo cinese ha dichiarato di voler istituire un tetto agli stipendi e ai costi dei cartellini. La GAS si pone come obiettivo anche quello di controllare la regolarità dei contratti stipulati. Tuttavia, va sottolineato, che nel 2015 è iniziato il processo di separazione tra Chinese Football Association e GAS. In pratica la federazione calcistica chiede più libertà d’azione. Difficilmente la CFA agirà senza la supervisione del governo, ma è presto per dire se non si arriverà più ai 60 milioni di euro sborsati per il cartellino di Oscar o ai 40 milioni di dollari a stagione promessi a Tevez.