Secondo il recente studio The European Elite, rilasciato dalla società di consulenza KPMG, le squadre del vecchio continente con la valutazione più elevata sono Real Madrid e Manchester United. Entrambi i club vantano un Enterprise Value pari a 2,9 miliardi. La squadra madrilena dopo aver ottenuto l’undicesima Champions League della sua gloriosa storia, conferma anche in campo finanziario i successi ottenuti sul terreno di gioco. Non si può dire lo stesso del Manchester United, che quest’anno (per la seconda volta nelle ultime tre stagioni) ha fallito l’accesso alla massima rassegna continentale e non può certo consolarsi con la vittoria della FA Cup.
In terza posizione nella speciale classifica sul valore economico delle società europee di calcio troviamo il Barcellona, con un EV di 2.7 miliardi. La società catalana è riuscita a tenere testa alla coppia Real-Manchester. Insieme, le prime tre della classe valgono circa un terzo del totale (26,326 miliardi per trentadue squadre esaminate).
Ai piedi del podio troviamo il Bayern Monaco, con 2.1 miliardi. A seguire: Arsenal (1.66), Manchester City (1.62), Chelsea (1.45), Liverpool (1.2), Juventus (983 milioni) e PSG (843 milioni). Dunque solo otto club superano la valutazione di un miliardo.
Il campionato più ricco si conferma la Premier League, con ben cinque rappresentati tra le prime dieci.
Le squadre d’Oltremanica pesano per il 40% sulle trentadue totali considerate nel report, con un valore aggregato di 10.17 miliardi (su un totale di 26.32). Alla base di questa forza economica vi è senza dubbio l’accordo da 2.4 miliardi di euro a stagione siglato con le emittenti televisive Sky and BT Sport per il periodo che va dal 2016 al 2019.
Più staccate le spagnole, con un valore aggregato di 6.6 miliardi. La Liga può contare sulla forza di Real Madrid e Barcellona, che incidono sull’85% del dato relativo alle squadre spagnole e per il 21% sul totale. Cifre enormi, che offuscano i 170 milioni del Siviglia, squadra capace di vincere l’Europa League per tre edizioni consecutive.
In questo quadro le italiane faticano a reggere la concorrenza delle corazzate straniere, basti pensare che Juventus, Milan (545 milioni), Inter (399), Napoli (394), Roma (358), Lazio (233) e Fiorentina (156) valgono poco più di 3 miliardi, ovvero meno di un terzo rispetto alle inglesi.
La città europea più ricca a livello calcistico è Manchester (con un valore superiore ai 4.5 miliardi), a seguire troviamo Londra (3.9) e Madrid (3.49). Più staccate le italiane, con Milano (944) che finisce dietro a Torino (dove la sola Juventus vale più delle due milanesi).
Premier League, Liga, Bundesliga, Serie A e Ligue 1 continuano a farla da padrone. Infatti solo sei compagini delle trentadue totali non militano nei cinque maggiori campionati. Ajax, PSV Eindhoven, Benfica, Porto, Fenerbahçe e Galatasaray incidono per il 5% sul valore totale e difficilmente potranno insidiare le solite note.
Il report The European Elite ha valutato le società mediante cinque indicatori: profitti (considerando il rapporto costi/ricavi), popolarità (considerando il seguito che le squadre hanno sui social media), potenziale sportivo (ovvero la capacità di generare profitti dai risultati maturati sul campo), diritti televisivi e assets di proprietà (stadio e strutture). L’analisi ha preso in considerazione i risultati sportivi e finanziari relativi alle stagioni 2013-2014 e 2014-2015.